A breve l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione degli utenti il modello 730 precompilato. I dettagli a cui prestare attenzione.
Maggio è il mese in cui inizia la corsa alla compilazione del modello 730 per poter ottenere l’eventuale rimborso IRPEF già a luglio o agosto. La fretta, però, potrebbe portare a commettere errori. La campagna fiscale 2024 sui redditi 2023 sta per iniziare con alcune novità.
Dipendenti e pensionati potranno approfittare della dichiarazione dei redditi semplificata con i dati già inseriti dall’Agenzia delle Entrate. Chi ha un sostituto d’imposta, poi, potrà ugualmente compilare il modello 730 selezionando “senza sostituto d’imposta” e farsi rimborsare l’IRPEF direttamente dall’AdE con versamento unico sul conto corrente (l’attesa, però, sarà molto lunga).
Per facilitare le operazioni di inoltro della dichiarazione dei redditi, da diversi anni l’Agenzia delle Entrate propone il modello 730 precompilato a cui si accede con SPID, Carta di Identità Digitale o Carta Nazionale dei Servizi. Il modello è completo di tutte le informazioni fornite dal datore di lavoro, dalle banche, da enti e Istituti di previdenza. Il compito sarà più facile e il rischio di commettere errori minore. Presentando la dichiarazione senza modifiche, poi, non scatteranno nemmeno i controlli preventivi dell’AdE. Ciò non significa tralasciare la verifica dei dati presenti nella precompilata.
Le spese da controllare nel modello 730/2024 sui redditi 2023
I contribuenti potranno accedere al modello 730 precompilato dal 30 aprile 2024. La presentazione della dichiarazione dovrà avvenire entro il 30 settembre. Prima si procederà con l’inoltro prima si otterrà il rimborso. Rimane fondamentale controllare i dati anagrafici inseriti nel 730 e le altre informazioni presenti, specialmente le spese da detrarre e dedurre.
Spese sanitarie, premi assicurativi, contributi previdenziali, erogazioni liberali, spese funebri, spese veterinarie, spese scolastiche, interventi edilizi condominiali, spese universitarie e interessi passivi del mutuo sono tra i dati da controllare con attenzione. Nel 730 si dovrebbero trovare anche le spese per il trasporto pubblico, le spese per i ragazzi con disturbi dell’apprendimento e le spese di affitto.
Si possono detrarre le spese per interventi di ristrutturazione e riqualificazione energetica effettuati nel 2023 tramite Bonus casa, Bonus eliminazione barriere architettoniche, Sismabonus, Ecobonus, Bonus verde nonché le spese sostenute con il Bonus mobili. Sono deducibili, invece, i contributi per le forme pensionistiche, gli assegni periodi corrisposti all’ex coniuge, le spese mediche per persone con disabilità grave o Legge 104 (anche se non dovessero essere a carico), i contributi alle ONG e ai fondi integrativi del Servizio Sanitario Nazionale. Qualora qualche informazione non risulti dal 730 precompilato sarà compito del contribuente aggiungerla.