È previsto il bonus matrimonio per le coppie che decidono di sposarsi: ecco quanto vale e come averlo, tutti i chiarimenti sulla misura.
Il contributo economico per il matrimonio viene concesso ad alcune categorie di lavoratori quando decidono di sposarsi. Il beneficio viene erogato direttamente dall’INPS oppure può essere anticipato dal datore di lavoro.
Lo stato ha messo a disposizione per i lavoratori una serie di benefit che possono essere richiesti dai diretti interessati in diverse modalità. Una delle agevolazioni più interessanti rimane il bonus matrimonio, si tratta di un assegno erogato ai professionisti che decidono di convolare a nozze. La misura però può essere richiesta solo da una ristretta categoria di lavoratori. Andiamo a conoscere tutti i dettagli.
Bonus matrimonio: come funzione e i requisiti per richiederlo
Quando si parla di bonus matrimonio ci si riferisce sempre all’assegno per il congedo matrimoniale. Si tratta di un aiuto economico erogato ai lavoratori che hanno dei requisiti ben precisi. La cifra è pari a sette giorni di retribuzione in base al contratto del lavoratore.
È una agevolazione messa a disposizione in occasione del congedo straordinario per matrimonio e consiste nella possibilità di potersi assentare dal lavoro per un periodo di tempo che in genere è di 15 giorni entro 30 giorni dalle nozze, mantenendo però la retribuzione normale. L’importante è che il matrimonio abbia una validità civile.
È possibile per entrambi i coniugi farne richiesta se ne hanno diritto e il beneficio può essere concesso solamente una volta. Tuttavia, possono beneficiare di nuovo del contributo i divorziati, i vedovi e coloro che hanno sciolto l’unione civile. Hanno diritto al bonus gli operai, gli apprendisti, i lavoratori a domicilio, i marittimi di bassa forza e i dipendenti da aziende industriali, artigiane e cooperative.
Non possono richiedere il beneficio i dipendenti di aziende industriali, cooperative, artigiane e della lavorazione del tabacco con qualifica di apprendisti impiegati, apprendisti e dirigenti; di aziende agricole; di commercio, credito e assicurazioni; di enti locali e statali; di aziende che non versano il relativo contributo alla Cassa Unica Assegni Familiari.
I requisiti fondamentali per richiedere l’assegno sono i seguenti: aver contratto matrimonio civile o concordatario o unione civile. Poi è importante avere un rapporto di lavoro da almeno una settimana con l’azienda. Ricordarsi, infine, di fruire del congedo entro 30 giorni dal matrimonio e non oltre. E non essere in servizio per malattia, sospensione del lavoro, richiamo alle armi.