È arrivato il momento di cambiare la caldaia: ci sono diverse agevolazioni da tenere d’occhio per non incorrere in una spesa troppo alta.
Con l’arrivo del freddo in Italia, molte persone si trovano a considerare la necessità di acquistare o sostituire la propria caldaia in vista dell’inverno. Cambiare un impianto vecchio non solo può migliorare l’efficienza energetica, ma può anche portare a significativi risparmi sulla bolletta. Esistono diverse opzioni e incentivi per coloro che vogliono intraprendere questo percorso.
La sostituzione di una caldaia datata può garantire vantaggi economici, grazie al risparmio energetico offerto dai modelli più moderni ed efficienti sul mercato. A seconda del tipo di intervento e dei requisiti specifici da rispettare, sono disponibili diversi incentivi, tra cui detrazioni fiscali fino al 90% delle spese con il Superbonus per interventi di efficientamento energetico. Per l’installazione di caldaie a condensazione, la detrazione può arrivare al 50%, mentre per la sostituzione con modelli specifici è prevista un’agevolazione del 65% delle spese.
I bonus da tenere d’occhio se hai l’intenzione di sostituire la caldaia
Questi bonus rientrano nel contesto degli Ecobonus, e coloro che sostituiscono il vecchio impianto di riscaldamento possono presentare richiesta fino al 31 dicembre 2024. La detrazione del 50% è applicabile per la sostituzione parziale o totale di impianti di climatizzazione invernale con caldaie a condensazione di classe A o superiore. Tale percentuale sale al 65% se vengono installati anche strumenti avanzati di termoregolazione.
Un aspetto positivo di questi incentivi è che non ci sono limiti Isee per accedervi. L’installazione del nuovo impianto deve avvenire in sostituzione di uno preesistente, anche se non attivo, e le spese devono essere debitamente documentate attraverso pagamenti tracciabili. Il bonus caldaia può essere richiesto dai proprietari dell’immobile o da chi ne ha un diritto reale, ma è necessario comunicare i dettagli dei lavori all’Enea.
Inoltre, le spese per la caldaia possono rientrare anche nel bonus ristrutturazioni, con una detrazione del 50%. Questo bonus può essere ottenuto anche senza l’installazione di sistemi evoluti di termoregolazione e può essere combinato con il bonus mobili nel caso di acquisto di mobili ed elettrodomestici durante una ristrutturazione. La caldaia deve essere almeno di classe A, e il limite di spesa è fissato a 96.000 euro.
Per coloro che mirano a un’efficienza energetica ancora maggiore, l’Ecobonus offre una detrazione del 65% per l’acquisto e l’installazione di caldaie a condensazione di classe energetica A, abbinata all’installazione di sistemi di termoregolazione avanzati (Classe V, VI, e VIII). Il Conto Termico, nato per incentivare interventi per l’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, consente detrazioni fiscali fino al 65% per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernali con pompe di calore, l’installazione di impianti solari termici, e la sostituzione di scaldacqua elettrici con pompe di calore.
Infine, la sostituzione della caldaia può rientrare anche nel Superbonus al 90%, ma è necessario che per l’immobile ci sia un aumento di almeno 2 classi di efficienza energetica o un progetto mirato all’incremento di efficienza. La caldaia deve essere di classe A, e l’asseverazione di un progettista è necessaria per certificare il miglioramento delle classi.
È importante notare che, ad eccezione del Conto Termico, da mesi non è più possibile usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito per queste detrazioni fiscali. Le detrazioni devono essere inserite nella dichiarazione dei redditi. Per il Conto Termico, il limite massimo per l’erogazione degli incentivi in un’unica rata è di 5.000 euro, e i tempi di pagamento sono all’incirca di 2 mesi.