Dopo il lancio di IT-Alert sono iniziate anche le truffe, un problema perché molti ci sono cascati presi alla sprovvista.
Ogni traccia che passa sul web è lo spunto utile per i malitenzionati per dare seguito a truffe online. Per questo motivo bisogna sempre stare attenti, anche quando si ricevono messaggi che sembrano effettivamente reali da Enti, banche, servizi online. Ogni cosa potrebbe nascondere una trappola, che sia un SMS, un messaggio su Whatsapp o una telefonata.
Il segreto è non avere fretta, soprattutto quando l’altro invita ad un’azione rapida e immediata. Il tempo in questo caso è tutto perché offre la possibilità di comprendere, scovare un errore, un dettaglio che possa poi chiarire di cosa si tratta realmente.
IT-Alert, la nuova truffa che circola in rete
L’IT-Alert in Italia ha determinato la possibilità per cybercriminali di trovare subito terreno fertile e purtroppo la strategia ha avuto seguito. I messaggi “finti” inviati alla popolazione, in molti casi, hanno attecchito. Trattandosi di una nuova funzionalità, di un messaggio di allerta che invita alla fuga e ovviamente di una condizione poco tranquilla, per le persone è stato complesso comprendere che si trattava in tutto e per tutto di una truffa e quindi hanno seguito le istruzioni.
A darne notizia è proprio il sito governativo che ha espresso ai cittadini la vicinanza e soprattutto la possibilità di determinare i messaggi truffa. Quelli derivanti da It-Alert saranno emanati solo se ci sono catastrofi, calamità, emergenze così importante da richiedere un’azione sul territorio. Gli SMS che sono giunti invece non portavano a nulla ma erano un modo molto semplice per frugare informazioni e rubare dati.
Il messaggio in questione arriva e richiede l’installazione di una applicazione per leggere il testo completo e quindi prepararsi alla fuga. Quindi la persona clicca sul link ma l’app non esiste in realtà, però il gioco è fatto. In realtà non esiste alcuna App It-alert quindi non c’è niente da installare. Si riceve solo un messaggio in caso di necessità e nulla più. Inoltre il servizio ora è in fase di sperimentazione e sarà attivo ufficialmente solo dal 2024.
I messaggi che si ricevono quindi o sono di test, ma in questo caso la popolazione viene avvisata prima, oppure si tratta semplicemente di frodi online e quindi è utile non chiamare, rispondere, cliccare su nulla. Per eventuali problematiche è sempre possibile fare affidamento alla polizia postale che può fornire indicazioni valide e supporto su come procedere in caso di truffa.