Durante la menopausa è facile prendere peso. Una delle diete più seguite in questo periodo è la dieta Galveston. Ecco in cosa consiste.
Per perdere peso si provano diete di ogni tipo. Spesso queste sono solo dei “fuochi di paglia” che fanno perdere peso in un primo momento ma poi lo fanno riacquistare con gli interessi. Non tutte le diete sono infatti adatte ad essere seguite nel lungo periodo. Questo è ancora più vero quando si ingrassa durante la menopausa.
Il peso in eccesso, in questo caso, altro non è che conseguenza dei cambiamenti ormonali. Un regime alimentare che si è visto funzionare in questo particolare periodo della vita di una donna è la dieta Galveston. Ecco in cosa consiste.
In cosa consiste la dieta Galveston e quali sono i cibi ammessi
Il periodo della menopausa può essere sconvolgente per una donna perché è accompagnato a tutta una serie di sintomi “fastidiosi” e quasi sempre ad un aumento di peso.
Questo è sicuramente conseguenza dei cambiamenti ormonali che avvengono in questo periodo ma anche dell’invecchiamento e di uno stile di vita scorretto. Per aiutare le donne a bruciare grassi più facilmente e a combattere l’aumento di peso tipico della menopausa, la dottoressa Mary Claire Haver, MD, ostetrica-ginecologa ha formulato la dieta Galveston.
Questo approccio alimentare si basa sul consumo di cibi antinfiammatori, che aiutano gli ormoni a lavorare di nuovo normalmente, e sull’utilizzo del digiuno intermittente. I cibi antinfiammatori ammessi nella dieta Galveston sono:
- Proteine magre (pollo, pesce, tacchino)
- Frutta
- Verdura
- Legumi
- Cereali integrali
- Grassi sani (come olio d’oliva, salmone, noci e semi)
- Latticini interi
Non sono ammessi invece i cibi che aumentano l’infiammazione nel corpo, quindi:
- gli alimenti trasformati, compresi i cibi fritti
- gli ingredienti artificiali, coloranti, aromi
- gli alimenti con zuccheri aggiunti
- lo sciroppo di mais ad alto contenuto di fruttosio
- le carni lavorate contenenti nitrati/nitriti
- i cibi fritti
- gli oli infiammatori come quello di colza o vegetale
- le farine e i cereali raffinati
Oltre ad essere attenti a ciò che si mangia, nella dieta Galveston è importante anche il quando si mangia. Per questo bisogna implementare il digiuno intermittente nella formula 16:8 (che significa digiunare per 16 ore e mangiare in una finestra di 8 ore). Questo prezioso strumento comporta una restrizione calorica che favorisce la perdita di peso.
Questo approccio alimentare è sicuro? Ecco la verità
La dieta Galveston può essere utile per favorire la perdita di peso in menopausa. E, anche se non esistono ancora ricerche su questo regime alimentare, basandosi sugli alimenti antinfiammatori che consiglia di consumare, si può dire che è un regime alimentare sano.
Anche il digiuno intermittente che la dottoressa Mary Claire Haver consiglia di associare all’alimentazione, si dimostra efficace per perdere peso. Tuttavia, non è consigliato per tutti, ad esempio i soggetti con diabete, coloro che assumono determinati farmaci o le persone con una storia di disturbi alimentari, non dovrebbero praticarlo. Per questo è necessario che siano effettuate delle ricerche a lungo termine per stabilire la sicurezza e l’efficacia della dieta Galveston.
Certo è che il non dover contare le calorie o i macronutrienti, lo rendono un approccio sostenibile per tutti, poiché basta semplicemente prediligere certi alimenti ed escludere altri dalla propria alimentazione quotidiana. In definitiva, anche se non esiste un’alimentazione in grado di ristabilire del tutto la corretta funzionalità degli ormoni in menopausa, ci sono alcuni alimenti che possono aiutare in tal senso. La dieta Galveston può essere un ottimo strumento per favorire la perdita di peso in questo particolare periodo della vita di ogni donna.